Buongiorno, qui con me c'è um Paolo Comune, direttore del Soccorso alpino, valdostano, a cui chiediamo qual è la casistica più comune negli interventi che vi vengono richiesti. "In questo periodo la casistica è relativa agli escursionisti che sono la maggioranza, quindi scivolate, cadute, robe di questo tipo qua, quindi, storte caviglia o lussazioni di spalle". Mentre per quanto riguarda gli interventi in ghiacciaio anche quelli sono molto frequenti. "Sono frequenti, sempre legati al numero, perché è un momento di bel tempo, quindi di una grande affluenza, cronaca di questi giorni sono i crepacci, questo è dovuto al fatto che c'è un rialzo termico importante, siamo avanti nella stagione, i ponti di neve iniziano ad essere un po' più deboli, quindi bisogna prestare dovuta attenzione nel senso progredire su ghiacciaio legati". Quali sono i consigli, le cose imprescindibili che dobbiamo fare quando intraprendiamo un sentiero escursionistico. "Innanzitutto informarci, informarci cosa andiamo a fare, e scegliere l'itinerario in base alle nostre capacità e allenamento, cioè non non andiamo a intraprendere un sentiero che prevede quattro ore quando noi al massimo abbiamo camminato un'ora, perché vuol dire metterci in difficoltà. E verificare le previsioni meteorologiche, portarci da bere e da mangiare, perché soprattutto da bere con questo caldo ci serve idratarci". Imprescindibile invece quando affrontiamo un ghiacciaio. "Un ghiacciaio è veramente un altro un altro pianeta, posso dire così, perché se l'escursionista può accedere senza particolari problemi, ovviamente attrezzato, il ghiacciaio prevede una conoscenza già più approfondita, bisogna sapersi legare, sapere cosa significa una progressione sul ghiacciaio perché, non basta legarsi, bisogna anche sapere come, perché se io faccio una progressione su una cresta di roccia mi lego in un certo modo, in un ghiacciaio, in un altro modo. E quindi forse se approcciamo al ghiacciaio, bisogna affidarsi agli esperti in modo che ci diano dei consigli". Importantissima la meteo è come Valetta, a che cosa bisogna stare attenti e come interpretarla? "Mah il meteo ovviamente se da brutto devo non devo affrontare delle escursioni, ma anche nel caso in cui leggiamo temporali nel pomeriggio, se andiamo nello specifico verrà anche indicata verosimilmente un'ora, e in quei casi lì io devo ragionare che trattandosi di previsione non necessariamente verrà rispettata. Nel senso che se per domani danno temporale alle 14, io devo prevedere di terminare la mia gita entro mezzogiorno, in modo che ha un po' di margine. Perché qualora anticipasse di un paio di ore, me me lo becco in pieno. Se ritarda non è un problema, ma si anticipa lo è. E poi quello che serve è la consapevolezza di cosa sto facendo e dove sono, perché se durante il giorno io vedo, perché ho gli occhi, controllo, se vedo che sta arrivando il brutto devo anticipare io". E casomai se mi trovo in difficoltà chiamare il soccorso alpino. "Se sono in difficoltà ovviamente devo chiamare l'112 che è il numero unico di emergenza e verremo dirottati ai servizi di competenza". Grazie mille a Paolo Comune e la linea studio. .























