Io ho una fede smisurata nella lettura dei libri, per me sono uno strumento enorme di libertà, di indipendenza, specialmente in questo presente fatto di virtuale che ci mangia la vita, di guerre, di slogan, di parole che non fanno servizio alla realtà. Ecco, per me la letteratura è uno strumento di riscatto, di emancipazione. Però nello stesso tempo, anche con questa fede enorme che ho nella parola letteraria, è chiaro che di fronte a tanto dolore, a tanta colpa, a tanto male, anche a tanta umanità ferita, le parole vacillano. Quindi è giusto per me ricordarmi sempre che le parole possono cambiare le cose, ma le cose fanno resistenza.