Appuntamenti saltati. A fermare Silvio Berlusconi in campagna elettorale per le europee è stata una colica renale acuta, che lo ha costretto a un nuovo ricovero all'ospedale San Raffaele. Nelle sue intenzioni c’era tutt'altro. Passata la fase acuta, fatti gli accertamenti necessari, avrebbe lasciato la clinica e sarebbe andato a Villa Gernetto per la presentazione dei candidati alle europee. E invece no, è andata diversamente. Il leader di Forza Italia resta ricoverato. Lo hanno deciso i medici e alla fine lui gli ha dato retta. Dal padiglione D dove arriva a fargli visita anche il fratello Paolo, il Cavaliere ha però coordinato a distanza i lavori di Villa Gernetto, facendo pervenire la sua voce attraverso il discorso che avrebbe dovuto pronunciare. “I sovranisti, a cominciare dalla Lega, anche se in Italia avranno un buon risultato elettorale, in Europa saranno isolati e conteranno poco o nulla. Il voto a loro non è un voto utile, come non lo è quello al PD”. E poi il sogno, la rivoluzione liberale. “Andrò a Bruxelles per costruire un'Europa diversa, in continuità e coerenza con 25 anni di storia”. Infine la rassicurazione. “Sono e sarò in campo in Italia e in Europa”. Intanto però Silvio Berlusconi è qui al San Raffaele, ricoverato, perché se anche si è trattato solo di una colica renale acuta Silvio Berlusconi ha 82 anni e seri pregressi clinici. Lasciare la clinica sarebbe stato davvero imprudente da parte sua. Posso dirvi che sta in buonissime condizioni di salute. Ci ho parlato mentre entravo in questa sala. Ha salutato tutti quanti, mi ha chiesto di riferire a tutti quali sono le sue condizioni di salute. Sarebbe voluto venire pure lui qua direttamente, ma i medici glielo hanno impedito.