Simona Cinà era viva fino alle 03:20 di sabato mattina. Stava ballando sul bordo della piscina ad una festa di laurea. Un'amica dice di averla salutata a quell'ora. Alle 04:10 quando arrivano i sanitari in risposta ad una richiesta di soccorso era già senza vita. Gli inquirenti della Procura di Termini Imerese stanno cercando di ricostruire cos'è accaduto in quei 50 minuti. I Carabinieri di Bagheria hanno ascoltato per ore le decine di partecipanti all'evento organizzato nello spazio esterno di questa villa a Mongerbino. Tanti i dubbi che la famiglia della ragazza chiede di chiarire. "Mia figlia aveva vent'anni. Era una brava ragazza, studiava, amava lo sport. Vogliamo sapere solo cosa è successo a mia figlia." Tanti i dubbi anche sulle dichiarazioni dei partecipanti che dicono di non aver visto nulla e che all'arrivo delle forze dell'ordine non hanno fatto ritrovare alcuna traccia di quel party superalcolico a cui si faceva riferimento nell'invito. "C'è qualcosa che a noi non.." "Ci sono troppe cose strane. Siamo arrivati, non c'era niente, era tutto pulito. zero alcol in giro. Nulla." "Non ritroviamo neanche i vestiti di mia sorella. L'abbiamo trovata con il costume, e i vestiti non li abbiamo trovati. Abbiamo soltanto trovato le scarpe." "Cosa vi hanno detto i ragazzi, gli amici che erano presenti?" "Che era stato probabilmente un malore, che loro non sapevano. L'avevano ritrovata là, in piscina. Abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava. Pure perché Simona non era annegata, probabilmente, dato che era con la faccia in su. Sarebbe dovuta essere la faccia in giù. Non vogliamo puntare il dito su nessuno, non vogliamo dire niente di affrettato, ma sicuramente c'è qualcosa che non va. Simona non era un tipo da annegare in piscina." "Faceva surf, faceva tante cose, tanti sport nell'acqua, che è impossibile." L'autopsia dovrebbe essere eseguita martedì. .























