Una giornata uggiosa, un cielo grigio e pesante di pioggia sui centri della Ciociaria e della Marsica il giorno dopo la scossa di terremoto di 4.4 di magnitudo. E poi ancora scosse, repliche di più bassa intensità. Ma l'attenzione resta alta e qui nessuno abbassa la guardia. A Balsorano, in provincia dell'Aquila, il centro dove è stato registrato l'epicentro del sisma, nessun danno a cose né a persone, ci dice il Sindaco, che, però, ha allestito un centro di accoglienza all'interno della scuola del paese per gli anziani, per non lasciarli soli. Attenzione anche verso le frazioni. “Stiamo pensando e valutando anche di installare delle tensostrutture presso le nostre fazioni, che ne abbiamo diverse, anche abbastanza popolose. Quindi, in base alla richiesta dei cittadini, se si sentiranno o meno o più o meno tranquilli di stare in casa o meno, penseremo anche ad attivare questo ulteriore provvedimento.” Sulle strade qualche piccolo smottamento si è verificato, dovuto anche alle piogge che continueranno a cadere. La Protezione civile ha diramato un'allerta arancione che resta attiva per le prossime ore. Dall'Abruzzo al Lazio, anche qui il terremoto è stato avvertito in maniera decisa da Frosinone a Cassino a Sora, il comune più popoloso dell'area. Tanta paura, ma danni fortunatamente lievi, anche grazie alla brevità della scossa. Alcuni edifici della città, ricostruiti dopo il grande terremoto del 1915, sono a norma e, quindi, sicuri, ma i problemi, inutile negarlo, esistono. “E il problema è il problema un po' endemico e un po' sistemico del paese. Chiaramente la presenza di un centro storico non può avere edifici adeguati rispetto all'attuale normativa sismica, però è altrettanto vero che quel sisma ha perlomeno indotto dei comportamenti virtuosi nel campo delle costruzioni, quindi qualcosa di positivo si è fatto. Molto è ancora da fare.”.