Sono passati 8 anni dal terremoto che nel 2016 ha distrutto il centro Italia, coinvolgendo 600mila persone di 138 comuni italiani. Un cratere enorme, 8mila chilometri quadrati, distribuiti su 4 regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Ad oggi sono circa 20mila i cantieri autorizzati, di cui 11 mila completati. Più di 31 mila richieste di contributo concessi 8 miliardi e mezzo, erogati 4,5. È stato anche avviato il 95% della ricostruzione delle opere pubbliche. "Lì la ricostruzione è privata, in particolare noi abbiamo segnato un ulteriore cambio di passo, già nel 2023 avevamo liquidato la cifra record alle imprese che stanno lavorando nei cantieri del sisma, un miliardo e 300 milioni. Rispetto a quel record stiamo ulteriormente migliorando, con un più 17% che ci fa pensare che finalmente abbiamo snellito a sufficienza l'insieme delle procedure". C'è poi l'impegno per la riparazione e il rilancio economico di questi territori, quasi 1400 progetti per i quali sono stati concessi più di 500 milioni di euro. "Nel Lazio credo che sia stata un po' diciamo sottovalutata la necessità di ricostruire, ricostruire anche in modo abbastanza veloce, abbiamo dovuto riprogrammare e pianificare, per esempio, tutte le opere di urbanizzazione di Amatrice e delle sue 69 frazioni, perché erano stati fatti dei progetti spot senza una visione generale".