"L'allerta è stata diramata su segnalazione anche dell'Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia con il quale siamo in costante contatto. Registrato il sisma, loro hanno, appunto, chiesto a noi di diramare quest'allerta, proprio perché, un sisma nel Mediterraneo, molto vicino alle coste come quello che è avvenuto questa mattina, può potenzialmente generare un'onda che può anche arrivare sul nostro territorio. Quindi è partita quest'allerta che abbiamo seguito immediatamente attraverso la Sala Situazione Italia del Dipartimento di Protezione Civile. Tutte le regioni e tutte le prefetture sono state informate, anche i sindaci dei comuni costieri. In questo momento, nelle ore poi abbiamo avuto modo di registrare effettivamente quest'onda, soprattutto al largo della Turchia, dove ci sono degli strumenti di misura, che hanno fatto rilevare un'onda comunque piuttosto ridimensionata, di non oltre i 20 centimetri, quindi tra i 15 e i 20 centimetri. Quindi, questo in qualche modo, ci consente anche di tirare un sospiro di sollievo rispetto a quest'allarme, che comunque è vigente. Lo stiamo ancora seguendo, perché comunque i mareografi continuano a registrare la presenza di queste onde, soprattutto al largo della costa turca. Le coste che sono state allertate da noi, nel corso della notte, sono le coste delle regioni ioniche e adriatiche, quindi la parte orientale dell'Italia, quindi parliamo di Sicilia, di Calabria, Puglia, Marche, e quindi sostanzialmente, Abruzzo. Quindi questa parte orientale dell'Italia è stata preallertata.