Sono passati tre mesi dal crollo del ponte di Genova e quei monconi sono ancora lì a mostrare il volto di una città che soffre. Una nuova costruzione non c'è: gli annunci, in questi mesi, sono stati tanti ma è ancora tutto fermo. In 15 mesi avremo un ponte nuovo, aveva detto subito dopo la tragedia il presidente della Regione Toti ma ad oggi non è pronto neppure il progetto di demolizione di quel che resta del Morandi. E senza quello, non si può procedere. Non può essere dissequestrata l'area sotto il ponte, non possono partire i lavori. Arriverà a fine novembre, quel progetto, ha dichiarato il commissario-sindaco Marco bucci. Ma quale sarà la ditta che ricostruirà il ponte? Per ora, non circolano nomi. E quale sarà il ruolo di Autostrade? L'attuale concessionaria potrebbe solo sostenere le spese della demolizione. E poi, c'è il Decreto per la città di Genova che ha già avuto troppi ritardi. Bucci è ottimista: il 15 dicembre si parte con i lavori di demolizione ma ad una data che sembra certa devono corrispondere azioni concrete che ridiano speranze vere a Genova e ai suoi cittadini.