La mafia è in difficoltà. Lo dicono magistrati della DDA di Palermo commentando l'operazione che ha portato all'arresto di 46 persone. Tra loro c'èanche l'anziano boss Settimo Mineo, l'erede di Totò Riina. È Una mafia che torna all'antico per riorganizzare gerarchie e mandamenti decimati dalle operazioni di polizia e carabinieri. E che decide di affidarsi ad un ottantenne. Meno violento e sanguinario del capo dei capi ma capace di fare da collante tra le varie anime di una cosa nostra sempre più in affanno. Una operazione che ha azzerato nuovamente i vertitici delle famiglie mafiose di Palermo e della provincia che ora dovranno provare a riorganizzarsi. Ma con qualche nemico in più. Imprenditori che hanno deciso di non piegarsi e di denunciare. Nelle pagine dell'ordinanza le loro testimonianze sono fondamentali. Ed è questo il più chiaro segno di una mafia in crisi. Matteo Messina denaro resta l'ultimo grande boss ancora in circolazione. Ma con un esercito sempre più risicato.