I Giochi sono fatti, scusate il gioco di parole, ma questo viene da pensare dopo l’ufficializzazione delle candidature di Milano e Cortina per l’Olimpiade invernale 2026. La prossima tappa adesso è fuori dai confini nazionali, l’8 ottobre a Buenos Aires il Cio ufficializzerà le città candidate: oltre a Milano e Cortina, si parla di Stoccolma, Calgary e dei turchi con Erzurum. Ma ben venga che la competizione si sposti fuori dai nostri confini. La teoria infatti è che una candidatura italiana sia una bandiera del sistema Italia: sotto questo aspetto l’inizio, dentro i nostri confini, è stato burrascoso. Torino è rimasta fuori, a meno di cambi di rotta, ed è rimasta fuori non senza polemiche. In passato ricordiamo la candidatura di Roma alle Olimpiadi, con il governo Monti contrario a correre per il 2020, Renzi favorevole per il 2024, tentativo abortito dopo il no del neosindaco Virginia Raggi. Per fare sistema, si parta dalle istituzioni: Coni, governo e città. .