In campagna elettorale Luigi di Maio promise che avrebbe adeguato gli stipendi degli insegnanti alla media europea e definì la novità inclusa nel contratto firmato dall'allora ministro dell'Istruzione Fedeli una mancetta da 85 euro o poco più. In effetti in Italia urgono docenti motivati e valorizzati. Ed è un bisogno tanto primario da avere indotto Lega e Movimento 5Stelle a metterlo nero su bianco. Nel punto 22 del contratto di governo, è stato esplicitamente scritto che "dopo le politiche dei tagli lineari e del risparmio, l'istruzione deve tornare al centro del nostro sistema Paese". Solo che, gli insegnanti che ora speravano di festeggiare il Natale con una busta paga più pesante, potrebbero rimanere delusi. L'idea sul tavolo infatti è quella che, a fronte di stipendi attorno ai 1400 euro, ne ricevano 14 in più. Il costo medio di un chilo di focaccia. Un contentino che nel 2021, a regime, salirebbe a 25 euro.