Il governo fa retromarcia in tema di vaccini e presenta un emendamento al decreto Milleproroghe che cancella la norma che eliminerebbe il divieto di iscrizione a nidi e materne per i bambini non vaccinati. Dunque, se verrà approvato, resterà l’obbligo di vaccinazione. Si può dire che la politica fa un passo indietro, ma ne fanno uno in avanti il buon senso, la scienza e la salute pubblica. "Sbaglia chi diffida della scienza", ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella. La scienza non ha infatti amici o nemici, il suo scopo è solo l’oggettività. La decisione del governo non va letta in chiave polemica, ma alla luce di quello che è l’interesse collettivo. Certo la situazione resta caotica. La discussione sul decreto Milleproroghe inizierà l’11 settembre alla Camera, solo dopo quella data si saprà se l’emendamento che conferma l’obbligo di vaccinazione verrà approvato. Intanto però le scuole sono in parte iniziate, entro il 20 settembre inizieranno in tutta Italia. Al momento l’obbligo delle 10 vaccinazioni è in vigore, c’è molta incertezza però su quali documenti dover presentare. E allora l’esigenza è che sia fatta chiarezza al più presto.