Il Ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli è andato a controllare di persona, ai primi di ottobre, i piloni degradati dell’A25 e ha lanciato l’allarme. Ha visto come erano ridotti alcuni pilastri, ha visto i ferri che sporgevano, ha visto il cemento che si sgretolava e ha detto che non è più riuscito a dormire la notte. Un allarmismo che, come ha subito replicato la concessionaria Strada dei Parchi, fa solo preoccupare la gente inutilmente e fa diminuire il traffico tanto più che questa è l'unica rete stradale, veloce, che collega Roma con l'Abruzzo. Dichiarata addirittura strategica ai fini di protezione civile Ciò detto è dal 2009, dopo il terremoto dell’Aquila che quei ponti dell’A24 e dell’A25, che superano i 100 metri di altezza, non sono a norma antisimica. Per il Governo precedente bastavano i lavori per l'antiscalinamento della strada. Adesso invece, come via di mezzo fra l'allrme rosso di Toninelli e le posizioni della Concessionaria, si è deciso di limitare al traffico pesante 87 viadotti. Di fatto, in tutti questi anni è stato perso solo tempo e a vincere è stata solo la confusione. .