È un progetto ovviamente entusiasmante che prima di tutto mi rende molto orgoglioso e anche, come dire, consapevole della responsabilità. È la prima volta che Ferrari decide di fare qualcosa nel mondo del mare, della vela e questo è sicuramente una cosa incredibile. Ferrari è comunque implicata in prima persona nello sviluppo, nella ricerca, nell'ottimizzare questo oggetto e anche nel trovare molte soluzioni veramente innovative. Noi comunque insieme a Ferrari vogliamo fare una barca autonoma che non usa un motore a scoppio e che quindi è in grado di produrre la sua energia, questo in qualche modo favorirà magari anche delle soluzioni a cui nessuno aveva pensato prima, quindi anche delle cose nuove che possono essere magari anche trasportabili su altre barche, abbiamo bisogno di un cambio culturale e anche di un cambio nella offerta commerciale e di molta più attenzione verso certe cose. Oggi la gran parte delle barche a vela grosse naviga col motore acceso 24 ore su 24, che è una roba folle, quindi con Ferrari faremo una barca diversa, una barca molto più proiettata nel futuro che sarà molto rivoluzionaria in tutte le sue, diciamo, da tutti i punti di vista, io posso portare un po' di esperienza e un po' di buon senso del marinaio, un po' di miglia le ho fatte e quindi ogni tanto qualcosa da dire ce l'ho.