"Ci son dei giorni che veramente neve, pioggia o d'estate col sole noi siamo comunque sotto le condizioni atmosferiche anche avverse". Quali bagni usate voi? "Noi uomini l'aria aperta, quindi un muro nascosto un albero e ci arrangiamo la, per le femmine è un problema". Enrico ha 47 anni e fa il Rider da sei, da quando ha perso il lavoro in fabbrica. con la sua bici ha fatto due volte l'equivalente del giro del mondo per consegnare cibo a Torino. E' uno dei 3 mila Rider che sfrecciano per la città ed è uno dei primi ad avere usufruito del progetto Sosta Rider, ideato dall'ARCI del capoluogo piemontese. L'idea è semplice ma efficace inquadrando il qrcode si apre una mappa con tutti i circoli ARCI di Torino e provincia, 21 finora quelli che hanno aderito in cui i Rider possono fermarsi per attendere un ordine al riparo dalle intemperie ricaricare cellulari e batterie, andare in bagno, fare piccole riparazioni alla bici, dalle 9.00 del mattino alle 3.00 di notte. "Sono tante le associazioni che ci han dato la loro disponibilità, altrettante stanno chiedendo di poter accedere a questo progetto e all'interno della categoria dei Rider sta iniziando a girare la voce e in molti ci stanno chiedendo come fare per accedere ai nostri spazi". Si tratta di bocciofile come questa di Vanchiglietta, circoli, luoghi di aggregazione anche cinema e teatri come lo spazio Kairos di Barriera di Milano il quartiere più multietnico della città. "Lo Spazio Kairos è la casa del tempo di qualità non soltanto artistico ma la qualità anche umana, quindi abbiamo deciso di valorizzare le qualità dei Rider e di ospitarli per poter dar loro una casa temporanea". Torino è apripista nazionale di questo progetto che nasce nella speranza di offrire soluzioni strutturali a questi lavoratori ancora troppo in basso nella scala dei diritti e delle tutele. "Questo è un progetto che nasce e deve rimanere un progetto di emergenza perché la situazione non può essere che straordinaria e noi interveniamo in maniera straordinaria per dare una tutela a queste lavoratrici e questi lavoratori".