Una distanza di 20-25 metri, un dislivello di almeno 5, in una zona scarsamente illuminata: elementi che fanno pensare agli investigatori che possa essersi trattato di uno scambio di persona, che Thomas Bricca, vittima di un agguato ad Alatri, non fosse il bersaglio designato e non si esclude che chi ha sparato lo abbia fatto con l'intenzione di intimidire. È successo tutto intorno alle 20. Thomas Bricca era qui con alcuni amici e altre persone quando qualcuno a bordo di uno scooter da questa piazzola parcheggio ha fatto fuoco e l'ha colpito alla testa. A sparare due persone, in testa caschi integrali, impossibili da riconoscere ma ripresi dalle telecamere di videosorveglianza e forse già individuati. I carabinieri ipotizzano che la sparatoria sia la drammatica conseguenza di una guerra tra bande legate al dominio dello spaccio di droga nel territorio. "Stiamo lavorando con il massimo impegno. La Procura di Frosinone farà tutto quello che è possibile per individuare i responsabili". Il Procuratore Capo di Frosinone guida il sopralluogo dov'è avvenuta l'aggressione mentre i carabinieri cercano qualunque traccia utile a ricostruire esattamente la dinamica. Si ascoltano testimoni, si cerca di capire se Thomas avesse partecipato nell'ultimo weekend agli scontri tra giovani. Il sindaco di Alatri che aveva chiesto maggiori controlli esclude un'emergenza. "Non c'è nessuna emergenza sicurezza. È la prima volta nella storia della città che si usa un'arma da fuoco. Per cui non eravamo preparati a questo perché non ci aspettavamo, nessuno si aspettava, che si arrivasse a questo punto".