C'è il racconto del titolare della panetteria che conosceva bene i due uomini nel mirino del killer, anche se, al momento dell'agguato, era nel retrobottega e non ha visto quanto accaduto. Quello della donna che era con loro in questo negozio conosciuto da tutti nella zona, che è scappata in un primo momento e poi rintracciata dagli investigatori. Ci sono anche le testimonianze di chi affollava il piazzale pedonale nell'ora dell'aperitivo di sabato, famiglie, giovani, residenti. E poi le immagini delle telecamere che sono ovunque, quelle della banca e della metropolitana, che potrebbero aver ripreso l'agguato e la fuga successiva. Un'esecuzione in piena regola. Anche se i contorni restano poco chiari. Gli inquirenti sanno chi a volto scoperto alle 18:30 è entrato nel panificio e ha esploso almeno cinque colpi con una calibro 38, uccidendo un uomo di origini ucraine di 49 anni e ferendo il connazionale di 26, ora fuori pericolo, dopo un lungo intervento. Gli uomini della squadra mobile di Milano sono sulle sue tracce. I due avevano piccoli precedenti per reati contro il patrimonio, ma nessun profilo criminale degno di nota. Erano conosciuti nel piazzale, spesso erano qui sulle panchine, spesso si intrattenevano nel panificio per una pizza e quattro chiacchiere. .