"Non esiste un'arma da collezione in Italia, una classificazione di arma da collezione, esiste la licenza da collezione. Forse questo è proprio che è stato poco chiaro alla pubblica accusa fin dall'inizio". "Riporterebbe quell'arma a quella festa?" "Ma, guardi, se uno è titolare di porto d'arma per difesa personale evidentemente lo Stato ne ha riconosciuto una sua utilità, o meglio una sua necessità, quindi assolutamente sì". "La mostrerebbe?" "Non ho mai mostrato l'arma, l'ho già detto a tutti, l'ho detto soprattutto in sede di interrogatorio al PM. Ho spiegato esattamente la dinamica di quell'incidente. L'arma è caduta, è stata raccolta, c'è stata questa curiosità, qualcuno l'ha inavvertitamente toccata nel punto sbagliato ed è accaduto questo fatto". "Non era in mano a lei quando è partito il colpo?" "No". "Lei ha detto, durante il processo, che quando è partito il colpo l'arma in mano l'aveva Pablito Morello, l'ex capo scorta di Andrea Delmastro". "Sì, questo è agli atti". "Lo conferma?". "L'ho dichiarato al PM". "È rimasto deluso dal comportamento di Fratelli d'Italia nei suoi confronti?" "Certamente alcune decisioni mi hanno lasciato perplesso, non le ho condivise naturalmente, ne ho preso atto, ma non riduco la politica a qualcuno che ogni tanto fa il ducetto. Cioè, capita in politica, c'è chi cerca di fare il prepotente ma poi non dura a lungo". .























