Bisogna invertire la rotta. La denatalità è un'emergenza sociale come certifica l'ISTAT, che prevede 5 milioni di persone in meno nel 2050. Secondo i risultati della ricerca "Aziende e natalità in Italia" di Sfera Mediagroup, presentata in anteprima alla Seconda Edizione degli Stati Generali della natalità a Roma, otto donne su 10 dichiarano di aver subito conseguenze negative sulla vita lavorativa dopo la nascita del figlio, motivate soprattutto dalla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Inoltre il 60% delle donne teme ripercussioni sul lavoro e rimanda così la decisione di diventare mamma. Le più virtuose in tema di welfare sono le piccole aziende e quelle del centro sud, maglia nera il nord ovest. Gli strumenti maggiormente richiesti sono innanzitutto la flessibilità d'orario, compreso lo smart working. Anche il Santo Padre ha voluto intervenire al forum. Il tema della natalità, ha ribadito Papa Francesco, rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Nascono sempre meno bambini, questo significa impoverire il futuro di tutti. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rincara, l'accentuata diminuzione della natalità rappresenta uno degli aspetti più preoccupanti delle dinamiche sociali contemporanee. "Da oggi entra in vigore, è legge dello Stato, la prima riforma integrata delle politiche familiari che decide con forza di investire in voi, nelle nuove generazioni. Di investire nelle famiglie e di dare e aprire una prospettiva di futuro concreta per chi oggi sceglie di vivere, abitare, di essere cittadina e cittadino nel nostro Paese." Il Presidente dell'ISTAT Blangiardo lo dice chiaro, bisogna trovare soluzioni concrete. "Dobbiamo mettere in conto che la popolazione complessiva, il numero di abitanti, andrà progressivamente riducendosi fino diciamo entro il 2030 secondo le nostre previsioni, previsioni intermedie, quindi non particolarmente pessimistiche, perderemo circa 5 milioni di abitanti dei quali 2 milioni di giovani. Se andiamo avanti più in là nel tempo, arriviamo fino al 2070 le nostre previsioni evidenziano una popolazione italiana che scende a 47 milioni di abitanti.".























