Stop della patente per chi usa il cellulare alla guida

20 lug 2017
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Norme più severe per chi usa il cellulare mentre è alla guida. Già alla prima infrazione la patente verrà sospesa fino a tre mesi che potranno raddoppiare in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie. La Commissione parlamentare trasporti ha preparato un pacchetto di nuove norme che inasprisce le sanzioni. A chi viene sorpreso in flagranza non solo verrà ritirata la patente per tre mesi, ma perderà anche cinque punti oltre al pagamento di una multa da 160 a 640 euro. Per i furbetti del telefonino che non perderanno l’abitudine e verranno sorpresi anche una seconda volta, la multa passerà da 320 a 1.282 euro e il taglio dei punti della patente verrà raddoppiato. Questo è quanto previsto dall’emendamento presentato e approvato in Commissione trasporti alla Camera; un dietrofront importante visto che in settimana la proposta era stata cancellata ed era rimasta solo la sospensione della licenza alla seconda infrazione in due anni. Secondo i dati presentati al tavolo della sicurezza stradale l’81% degli incidenti avviene perché l’automobilista è distratto, il 75% delle volte proprio dal telefonino. I dati della Polizia e dei Carabinieri parlano chiaro e confermano un aumento del 18% nel primo semestre 2017 delle contestazioni per l’utilizzo di smartphone alla guida rispetto allo stesso periodo del 2016. In questo periodo le multe per chi usa il telefono sono più di 32.000 contro le 27.000 dei primi sei mesi del 2016. Gli altri punti toccati dall’esame sono quello dell’obbligo di avere a bordo i dispositivi anti abbandono per i bambini, una proposta da tempo caldeggiata dal Governo che è stata largamente condivisa in Parlamento, e quello sull’obbligo di mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo di sicurezza dai ciclisti in fase di sorpasso. Accanto alla norma salva ciclisti, inoltre, sono previsti degli investimenti sulle quattro grandi ciclovie italiane. Michele Meta, Presidente della Commissione trasporti alla Camera dei deputati e relatore del testo, spiega che le nuove norme segneranno un cambio di rotta decisivo rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore. Non dite che non vi avevamo avvisato!.

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