Che cos'è una molestia? E che cosa dobbiamo fare quando ne siamo oggetto o ci accorgiamo che qualcuno la sta subendo? Questi 10 manifesti d'artista, ognuno con un messaggio preciso, sono il mezzo, attraverso il quale, "Storie della Buona Notte" vuole sensibilizzare soprattutto i più giovani a parlare di molestie di genere e di consenso, parola chiave, negli spazi pubblici, serali e notturni. Il progetto, finanziato dal Comune di Torino, è stato ideato da Club Silenzio, associazione culturale torinese nata nel 2017 che si rivolge agli under 35. "Il concetto di violenza e di consenso è molto ancora nebuloso. Il disagio spesso delle donne che, provato in questi contesti, è normalizzato e quindi il nostro obiettivo è stato quello di creare massa critica, da parte del nostro pubblico, intorno a cosa vuol dire molestia e violenza di genere e lavorarci sopra attraverso l'arte e la cultura per poi sensibilizzare e diffonderlo negli altri contesti serali notturni. Quindi di creare cultura intorno al consenso e al fatto che disagio, effettivamente il momento in cui lo provi, è reale". Questi manifesti saranno presenti nei locali della scena notturna torinese che aderiscono all'iniziativa, per fare comprendere che un sentimento di disagio non è normale. E che, se lo si prova, bisogna intervenire. "La molestia viene generalmente intesa come molestia sessuale. Ma in realtà una molestia è qualsiasi comportamento che viene fatto senza il consenso di un'altra persona. Quindi un qualsiasi contatto fisico, un approccio verbale che mette a disagio la persona con cui sto interagendo, può essere considerata una molestia. Se una donna si accorge di star subendo una molestia o di essere a disagio per il comportamento di un'altra persona, la prima cosa da fare è sicuramente contattare le persone con cui siamo venuti a un evento, oppure contattare direttamente lo staff o la security. Se invece mi accorgo che sta avvenendo una molestia vicino a me, è mio compito comunque intervenire a sostegno della persona che sta venendo molestata e porre una distanza tra il molestatore e la donna o comunque la persona che sta subendo questo tipo di violenza. .