85 morti, 200 feriti, 42 anni dopo la strage alla stazione di Bologna cosa dice questa sentenza? "La sentenza, è estremamente importante, perché corona 42 anni di lavoro. Questo è il processo ai mandanti, poi all'interno di questo processo c'erano tre situazioni. Una quella di Bellini, partecipante alla strage. Quella di Catracchia, come un uomo che ha dato false informazioni ai Magistrati, e quella di Segatel come depistaggio". Paolo Bellini, condannato all'ergastolo un anno di isolamento diurno. "Paolo Bellini, è un uomo che porta molto lontano. viene dal mondo neofascista. In questi anni, è stato protetto in maniera notevole. Collaboratore di giustizia, passa come killer della mafia. All'interno di tutte le cose torbide. Fatti tra Stato - Mafia eccetera, e c'è la sua mano, in tutte queste vicende". Come si è arrivati alla svolta? Perché questo processo dopo 42 anni? "Si è arrivati a questa svolta, soprattutto per la digitalizzazione delle carte. Un frammento fotografico mandato nell'85 a Bologna, è stato riconosciuto in Bellini la persona di questo fotogramma. Subito dopo la strage". Cosa sappiamo dei mandanti? "Dei mandanti, peccato che siano già morti. Gelli, Ortolani come artefici e organizzatori. Federico Francesco D'Amato fu l'organizzatore, il tecnico, per fare tutta l'operazione. Mario Tedeschi, che fu quello che ispirò i vari depistaggi". Manca qualche tassello alla verità? "Mancano, tutte le responsabilità politiche che hanno permesso tutto questo, chiaramente i Servizi Segreti, di allora, iscritti alla Loggia Massonica P2, hanno contribuito ad affossare la verità, una verità è che è stata affossata per 42 anni. Le indagini, le ha fatte la Procura Generale, e noi dobbiamo dire grazie a lei, e grazie ai nostri avvocati. Che hanno permesso di arrivare a questo risultato". Adesso che cosa chiedete? "Chiediamo, che si possa procedere con l'appello, e con la Cassazione, in maniera corretta senza ulteriori depistaggi, per andare oltre. Perché a mio parere, in stazione, non c'erano solo 5 persone, ma in stazione ce n'era, almeno, una cinquantina di persone".























