"Basta morti sul lavoro" gridano gli operai in sciopero per 4 ore in tutta la provincia e in presidio davanti alla Prefettura. "La Sicilia, negli ultimi 10 anni, ha perso quasi 850 vite umane. Vuol dire che il sistema ha bisogno di controlli. Ci sono degli adempimenti che il Governo nazionale deve adottare per tamponare un problema che è diventata una vera e propria patologia sociale". La tragedia di Casteldaccia ha dei precedenti, sei vittime nel 2008 a Mineo, nel catanese, e tre nel 2016 al porto di Messina. Operai uccisi dalle esalazioni tossiche in una cisterna in cui erano scesi, ora come allora, senza protezioni e con una preparazione inadeguata. "Purtroppo, vi è una legge, che è stata modificata del 2003, che non dà nessuna responsabilità all'azienda committente e quindi l'azienda committente non ha nessuna necessità di controllare a chi ha affidato i lavori e come quei lavori vengono eseguiti. E questo è davvero inaccettabile". C'è un intero sistema, dicono i sindacati, che tra precarietà, massiccio ricorso a subappalti e assenza di controlli nei cantieri rende il lavoratore vulnerabile e in costante rischio. "Piuttosto che denunciare, i lavoratori sono costretti a sottostare a regole e a situazioni molto pericolose che poi, purtroppo, portano a questo". "Un lavoratore precario è un lavoratore ricattabile. E in una condizione come quella economica, soprattutto nel sud del Paese, un lavoratore che si rifiuta di scendere nel pozzo o di arrampicarsi su un ponte l'azienda lo licenzia, non lo riassume appena finisce il cantiere. Sono le norme votate in Parlamento che hanno costruito la precarietà nel mondo del lavoro". Le priorità, denunciano gli operai, sono ben altre rispetto alla sicurezza. "La priorità è che i lavori si consegnano nei tempi giusti, fregandosene della sicurezza dei propri lavoratori". Un sistema che va ripensato. "Massimo ribasso negli appalti, esternalizzazioni è la sacca attraverso cui si vanno a determinare risparmi di spesa che poi sono risparmi che gravitano soltanto sulla parte dei lavoratori".























