Dal 3 luglio scorso non si hanno più sue notizie, Andrea Cavallari, condannato a 11 anni e 10 mesi, nel processo per la strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo nelle Marche, è irreperibile. Dal tribunale di sorveglianza aveva ottenuto un permesso per uscire dal carcere della Dozza di Bologna, accompagnato dai familiari e senza la scorta della polizia penitenziaria è andato all'università dove era in programma la discussione della tesi di laurea. Lo ha fatto, si è laureato in scienze giuridiche al termine di un percorso di tre anni e poi è scomparso e in cella non è rientrato. Cavallari era stato arrestato nel 2019 insieme con altri sei membri della banda criminale di cui faceva parte, una banda della bassa modenese, ragazzi tra i 19 e 22 anni, specializzati nelle rapine con l'utilizzo di spray al peperoncino, lo stesso spray che hanno utilizzato all'interno della discoteca di Corinaldo, la notte tra il sette e l'otto dicembre 2018 con l'intenzione di derubare qualcuno. Ma in un locale stracolmo di ragazzini, in attesa del concerto del rapper Sfera Ebbasta, lo spray urticante scatenò il panico e una fuga di massa che terminò con sei morti, cinque dei quali minori e 59 feriti. Una fuga, quella di Cavallari, che solleva interrogativi sulla gestione dei permessi premio e sulla sicurezza, soprattutto in quei casi che coinvolgono condannati per reati gravi. Le forze dell'ordine da giorni non smettono di cercarlo, ma per ora di lui nessuna traccia. .