Il provvedimento di fermo è scattato dopo una lunga giornata di interrogatori. Sono stati trasferiti in carcere con le accuse di omicidio e soppressione di cadavere Giovanni Barreca e la coppia di palermitani che avrebbero partecipato al triplice delitto di Altavilla. I corpi senza vita di Emmanuel 5 anni e Kevin di 16 erano stati trovati subito in casa, quello della loro mamma Antonella 41 anni era stato scoperto solo dopo diverse ore. I resti carbonizzati semi sepolti nel giardino della villetta in cui la famiglia viveva nelle campagne di questa cittadina che si affaccia sul mare a 20 km da Palermo. Era stato lo stesso pluriomicida a confessare il massacro della sua famiglia, all'arrivo i Carabinieri hanno scoperto che in casa c'era anche la figlia maggiore Miriam 17 anni viva ma in stato confusionale. Risparmiata dalla furia omicida del padre è rimasta per un giorno e mezzo in quella casa dove almeno 36 ore prima secondo quanto rivelato dai primi esami autoptici, erano stati uccisi i suoi fratelli e la madre, sembra, durante un rito esoterico. "In quella casa litigavano spesso dicono alcune parenti e lui a volte era violento". Moglie e figli erano come soggiogati decideva lui chi potevano frequentare chi invece dovevano evitare, come la vicina che racconta delle privazioni e del disagio in cui quei ragazzi erano costretti a vivere. "Antonella poi se ne voleva andare via da qua, non ci voleva stare perché stava male anche perché lei si sentiva incatenata perché non aveva la patente, non poteva scendere, era tipo una succube chiusa in casa e i figli erano molto a disagio perché anche loro non si potevano muovere". E non avevano i libri per andare a scuola? "No, infatti ogni tanto dicevo a Kevin: ma per studiare qualcosa? dice: ma io non ho neanche libri". Un tempo amica e confidente di Antonella dopo alcuni episodi inquietanti legati al fanatismo religioso di Barreca, Pascal, la vicina, aveva smesso di frequentare quella casa. Aveva paura di quest'uomo? "Si, mi faceva paura attorno, era strano, mi sembrava tipo diabolico lui parlava sempre del diavolo e poi diciamo, anche perché il figlio era strano cioè lui sparava agli uccelli con il fucile a aria compressa poi imbalsavano gli uccelli, sì, quello grande sì".