Il gruppo dei palermitani arrivati a Monreale dallo Zen la notte del triplice omicidio potrebbe essere stato formato da almeno sette persone. È quanto emergerebbe dal racconto di alcuni testimoni che hanno parlato con i carabinieri durante le indagini e dalle telecamere che hanno ripreso le fasi della sparatoria in cui si vedono nitidamente due ragazzi impugnare le pistole. Al momento gli altri componenti del gruppo non sono stati identificati ma c'è da capire se comunque possano aver avuto un ruolo attivo nella strage. Probabilmente no, credono gli inquirenti, ma potrebbero aver comunque preso parte alla rissa che ha preceduto i colpi di pistola. Intanto Mattias Conti, il diciannovenne fermato nelle scorse ore perché ritenuto il secondo killer ad aver fatto fuoco contro Andrea Miceli, Salvatore Turda e Massimo Pirozzo, davanti al GIP per l'udienza di convaleria del fermo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha reso dichiarazioni spontanee dicendosi dispiaciuto per quanto accaduto, poi non ha detto più nulla. Resta rinchiuso in una cella del carcere dei Pagliarelli, come Salvatore Calvaruso, il primo fermato per la strage, e Samuel Acquisto, accusato di concorso in strage per aver spronato i due killer a fare fuoco ad altezza d'uomo. Le indagini dei carabinieri, coordinate dai magistrati della DDA di Palermo, proseguono senza sosta per cercare di chiudere il cerchio. .