Le magliette con i volti delle 32 vittime vengono rimosse dai familiari un po' storditi dalla lettura del dispositivo. "5 anni a Moretti". E lei cosa ne pensa? "Devo metabolizzare; siamo partiti da 16, siamo a 5, speriamo in faccia. Vorrei sapere dove". Una sentenza che conferma, anche se a ribasso, 13 delle 16 condanne. Ci sono i vertici di ferrovie, quasi tutti i manager delle aziende straniere. La Corte di Appello di Firenze, chiamata dalla Cassazione, a rideterminare le pene per la strage, ha condannato Mauro Moretti per disastro ferroviario colposo, incendio e lesioni colpose. L'ex AD di ferrovie ha chiesto scusa, dopo 13 anni, per frasi e comportamenti che hanno causato dolore e risentimento. "In 13 anni, mai una volta si è speso per scusarsi di fronte ai familiari; l'ha fatto oggi perché veramente non ne poteva fare a meno perché con l'acqua alla gola e quindi, l'ha dovuto fare. Forse, gliel'hanno imposto i propri avvocati. A noi non ci interessano, dopo 13 anni le scusse. Sono vergognose, dopo 13 anni. Si dovrebbe vergognare di questo. Dovrà stare solo zitto". Per Moretti, come per gli altri condannati, la Corte ha dichiarato estinto il reato di omicidio colposo e l'ingegnere è stato, invece, assolto da una contestazione sulla velocità del treno che poi ha deragliato e preso fuoco. Rimane la sua responsabilità sulla tracciabilità degli assili. "Noi impugneremo questa sentenza, dopo aver letto le motivazioni, me è pacifico che dobbiamo andare in Cassazione per continuare a mantenere la nostra posizione. Una posizione difensiva che ritiene l'ingegnere Moretti, non perché lo dice il difensore ma perché è così per quello che risulta dai fatti. Totalmente estraneo a queste contestazioni".