Rimane ricoverato al San Camillo in prognosi riservata il ragazzo di 17 anni ferito ieri con una lama in piazza Testaccio a Roma. Le indagini condotte dalla squadra mobile proseguono per capire chi in pieno giorno, in una zona centrale della capitale, abbia ferito il giovane con un'arma, un coltello o un punteruolo, che ancora non è stata ritrovata. Secondo i coetanei della vittima che hanno assistito a quanto accaduto, si sarebbe trattato di un raid punitivo a seguito di una lite avvenuta a scuola, un istituto professionale alberghiero a pochi passi dalla piazza. Il ragazzo, di origini filippine, avrebbe avuto una lite con un compagno di classe anche lui di origini straniere. Uno sguardo di troppo, una spallata in cortile durante l'ora della ricreazione che avrebbe innescato la spedizione nei confronti del filippino. "Ci vediamo all'uscita". La minaccia di chi evidente che la spallata l'ha subita. Ad aspettarlo in piazza però ci sono anche i ragazzi più grandi e una ragazza, tutti stranieri secondo i testimoni. Uno di loro lo colpisce ferendolo sul lato destro del collo, poi fuggono tutti. Intorno le urla dei passanti e dei compagni. Il primo a soccorerlo è il farmacista di piazza Testaccio, poi la corsa in ambulanza, l'arrivo a San Camillo, la disperazione della madre, la rassicurazione: non è in pericolo di vita.