Due stupri a poche ore di distanza in due diversi paesi fra Milano e Monza, due contesti molto distanti e due vittime molto diverse, soprattutto per l’età: una donna di 80 anni, aggredita in pieno giorno, al Parco Nord, immensa area verde che segna il confine fra Milano e Cinisello Balsamo, da un uomo che lei ha definito come probabilmente straniero, che le si è avvicinato con la scusa di aiutarla, per poi farla cadere a terra, trascinarla fra i cespugli e abusare di lei. Sotto choc, è stata portata in ospedale, dove sono state riscontrate ferite compatibili con la violenza. In chiaro stato confusionale, l’anziana non è stata in grado di fornire una descrizione precisa dell’aggressore, e ora gli agenti della Squadra Mobile di Milano stanno setacciando le baracche nell’area del Bosco di Bruzzano, alla ricerca dell’aggressore, che potrebbe essere un abituale frequentatore del parco. L’altra violenza ha visto vittima, invece, una ragazza di appena 17 anni, di origini marocchine, affetta da problemi psicologici, che è stata avvicinata da un gruppo di giovani originari del suo stesso Paese, mentre aspettava il treno alla stazione di Monza. Il gruppo l’ha convinta a trascorrere il pomeriggio insieme e visitare una vecchia struttura abbandonata a Desio. Una volta lì, però, uno dei ragazzi, un ventiduenne marocchino irregolare, già fermato dai carabinieri perché ritenuto responsabile dello stupro di questa ragazza, l’avrebbe minacciata con un coltello e obbligata ad un rapporto sessuale. Per questo stesso episodio sono indagati a piede libero anche gli altri tre ventenni nordafricani che si trovavano con i due nello stabile, perlopiù occupato da immigrati irregolari e vagabondi.