“Cancella video e foto, elimina WhatsApp, butta quel telefono, al pub ci sono le guardie”, questo consigliavano gli amici e il padre di uno dei due, agli esponenti di Casapound arrestati a Viterbo, per violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate. Foto e video che ritraggono scene raccapriccianti, per usare le parole del G.I.P. e che raccontano una violenza di una gravità inaudita nei confronti di una donna incapace di difendersi. Foto e video dello stupro avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 Aprile all’Old Manners che in poche ore erano arrivati sui telefoni degli amici e del padre di uno dei due, diffusi su alcuni gruppi WhatsApp, per vantarsi di quello che secondo Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci sarebbe stato un rapporto consenziente e che invece il Giudice per le Indagini Preliminari ha raccontato come una violenza e sopraffazione su una donna inerme e massacrata di botte, perché quei video il G.I.P. li ha visti, nonostante Chiricozzi, il Consigliere Comunale di Vallerano avesse cancellato le immagini provenienti dal circuito di videosorveglianza del pub e resettato il telefono. Licci ci ha provato, ma non ci è riuscito e ora quelle immagini, diffuse tra amici e parenti che si sono preoccupati solo di consigliare ai ragazzi di eliminarli, sono la prova di quella notte da incubo per la trentaseienne picchiata, violentata, sbeffeggiata, minacciata, oltraggiata dai due di Casapound, il cui unico pensiero, anche questo si sente e si vede, era quello di fare bene i video, di riprendere la scena da una giusta angolazione e che le immagini fossero chiare.