"La nostra competenza è prendere atto della sofferenza in cui si trova questo carcere, come molte altre carceri italiane, per le note sproporzioni tra i mezzi e i fini. Cioè i mezzi che abbiamo sono le strutture esistenti, sia a livello edilizio sia a livello di risorse umane, sia i fini che ci proponiamo, cioè quello di garantire la sicurezza dello Stato attraverso la detenzione di chi delinque. Tutto questo molto spesso è matematicamente non compatibile perché il numero dei detenuti è superiore alla capienza, ecco perché dobbiamo trovare delle forme alternative.".