Scuole che stanno per iniziare e monitoraggio che ancora non parte. Quali sono gli strumenti a disposizione e quali sono le differenze tra gli uni e gli altri? Esistono due tipi di tamponi per l'individuazione del Covid-19: i tamponi molecolari e i tamponi rapidi. Entrambe i tamponi si possono fare sia col prelievo del muco naso faringeo sia con il prelievo salivare, tuttavia solo l'esito dei molecolari è considerato contagio effettivo in caso di positività e quindi inserito nel monitoraggio. Un eventuale esito positivo di un tampone rapido deve sempre essere confermato anche da un molecolare. Inoltre solo i molecolari possono identificare le varianti. I test rapidi, anche di ultima generazione, identificano soltanto la carica virale alta, mentre una carica virale bassa o media, indice dell'inizio della malattia e tipica dei bambini ad esempio, viene rilevata soltanto dai test molecolari. L'Istituto Superiore di Sanità, con la struttura commissariale, ha messo a punto una direttiva che al momento è al vaglio della conferenza delle regioni. L'obiettivo è quello di creare scuole sentinella dove ogni 15 giorni vengono fatti tamponi salivari molecolari su un campione di circa 110.000 studenti volontari. L'obiettivo è individuare soprattutto gli asintomatici. Nel protocollo che si sta definendo si identificano le scuole sentinella che saranno scelte dalle amministrazioni locali e dovranno essere da una a tre per ogni Provincia. Gli alunni devono avere tra i 6 e i 14 anni, cioè frequentare le scuole elementari e medie. In tutto si tratta di 4,2 milioni di ragazzi. I tecnici vogliono fare circa 110.000 test al mese divisi in due tranche, una ogni 15 giorni, preferibilmente a ragazzi che frequentano classi diverse. L'adesione sarà su base volontaria e dopo i primi due mesi sperimentali in cui saranno le ASL a fare il test salivare e molecolare nelle scuole, saranno i genitori a fare il prelievo che poi sarà raccolto nelle scuole e portato nei laboratori di analisi. L'idea è di portare avanti i controlli per tutto l'anno scolastico, cambiando ogni mese i plessi scolastici coinvolti e magari scegliendoli in comuni diversi. Sarà la struttura commissariale guidata dal Generale Francesco Figliuolo a procurare il materiale necessario agli esami.