Se noi vogliamo proteggere una comunità vulnerabile come sono gli anziani come sono i pazienti di un ospedale, non si possono usare i test rapidi che hanno una sensibilità del 30%. Il tema dell'efficacia dei tamponi rapidi divide gli scienziati, in realtà i test antigenici non sono tutti uguali, se ne esiste una categoria, quella immunofluorescenza di ultima generazione ritenuti ormai molto affidabili, ce ne sono molti altri sul mercato la cui efficacia è dubbia. Ce lo conferma il Direttore Generale della centrale acquisti della regione Toscana, che prima di scegliere quali test comprare li ha controllati nei propri laboratori di microbiologia. Il risultato è che in molti casi quello che il produttore scriveva sul foglietto illustrativo era molto lontano dalla realtà. La sensibilità scritta nel foglietto era molto, molto più alta. Sfiorava il 70, 80%. Venivano presentati come test molto affidabili quelli che dalla nostra indagine, potevano cogliere solo un 20% rispetto agli altri. - I teste efficaci non sono certo la maggioranza di quelli presenti sul mercato, almeno non secondo i risultati dell'indagine svolta in Toscana. Abbiamo provato una trentina di test, ne abbiamo tirati fuori sei. Ma gli altri sono in circolazione sul mercato e non vi è garanzia che in regioni dove questo tipo di controlli non viene effettuato, non siano utilizzati. I rischi quando ci sottoponiamo un tampone antigenico è quello di incappare in un test con una sensibilità così bassa da non essere in grado di rilevare la presenza del virus.