Il corso principale di Taormina a fine maggio non è mai stato così vuoto. Il Covid ha fermato tutto. Dall'1 gennaio al 10 marzo, periodo di bassissima stagione, gli alberghi avevano registrato 15 mila presenze. Adesso il futuro è più che incerto. Il sindaco di Taormina stima i mancati introiti complessivi in oltre 80 milioni di euro. Nella sola stagione estiva qui arrivano oltre un milione e mezzo di turisti, per l' 85% stranieri, un danno incalcolabile per l'economia. “Noi abbiamo totalizzato nel 2019 un milione 100 mila presenze. Di queste, l'85% erano stranieri e, quindi, la chiusura delle frontiere crea problemi. Speriamo che ci sia un accordo, almeno all'interno di alcuni Paesi della dell'Unione Europea, perché si possa ripartire. Ovviamente questo non significherà automaticamente la mobilità delle popolazioni e, in particolare, di quelle votate al turismo, quindi abbiamo bisogno di ripartire lentamente, di cercare di lanciare un messaggio di forte sicurezza.” “Lei ha avuto modo, ovviamente, in questi mesi di parlare con i commercianti, con gli imprenditori, con i proprietari degli alberghi. Qual é la loro percezione di questa situazione?” “La loro percezione è una percezione di paura, direi quasi, in alcuni casi, di panico. I commercianti, però, non gettano la spugna, si adeguano alle regole anti Covid e si augurano la riapertura delle frontiere. Come Pancrazio Parisi, il suo negozio è uno dei più antichi di Taormina e della sua famiglia da oltre cento anni. “Noi viviamo di turismo. Ora stiamo aspettando, intanto, i nostri clienti regionali, ma la cosa più importante è che arrivino i turisti da fuori perché Taormina vive di turismo e spero anche nell'apertura degli alberghi e dei ristoranti in modo tale … So che tanti albergatori si stanno organizzando nel migliore dei modi e questo è un aspetto molto positivo per noi. Tutti stiamo cercando di sistemare nel migliori dei modi e adeguarci a tutti i vari decreti, alle varie regole da rispettare.” “Il Governo vi sta aiutando in qualche modo?” “No!” Taormina, dunque, è in stand by, con le sue bellezze e le sue troppe incertezze.