Trovato il bottino e bloccato il conto, ora ci sono anche i primi due indagati nell'inchiesta della Procura di Milano con i Carabinieri sulla banda di truffatori che, utilizzando il nome del Ministro della Difesa Guido Crosetto, chiedevano cospicue somme di denaro a imprenditori italiani con la scusa di pagare fantomatici riscatti per liberare giornalisti rapiti in un qualche angolo del mondo. Si tratta di due cittadini stranieri che sarebbero coinvolti nella truffa e ai quali i magistrati milanesi sono risaliti nelle ultime ore dopo aver bloccato i conti correnti olandesi su cui l'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, aveva versato quasi un milione di euro. La banda di truffatori, che utilizzava numeri clonati e sistemi informatici molto sofisticati, avrebbe usato anche un conto a Hong Kong su cui avrebbe tentato di spostare il denaro quando però era già stato congelato. Sono molto contento che i soldi sottratti con l'inganno a un imprenditore utilizzando la mia voce falsificata e il mio nome siano stati bloccati nella loro interezza, aveva scritto su X il Ministro della Difesa Guido Crosetto, che giorni fa sullo stesso social aveva denunciato i tentativi di truffa a suo nome ai danni di diversi imprenditori italiani di primo piano. Sono stati tutti molto bravi, il commento di Moratti. Intanto sul tavolo dei magistrati milanesi che indagano anche per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, è arrivata anche l'annunciata denuncia per sostituzione di persona del Ministro della Difesa che con le altre fa salire a sette le querele depositate ai magistrati. Tra loro quella dei Caprotti, di Esselunga, della famiglia Del Vecchio, gruppo Luxottica, oltre a quella di Moratti, arrivata per prima. Tra i tentativi di truffa del finto staff del Ministro della Difesa ci sono anche quelli ai danni di Marco Tronchetti Provera, Diego Della Valle e Giorgio Armani. Nelle prossime ore ulteriori novità potrebbero arrivare dai primi esiti delle rogatorie avviate. .