Tivoli, sostanze acceleranti tra materiali bruciati

Vertice in Procura tra magistrati, Polizia e Vigili del Fuoco per fare il punto delle indagini sull'incendio di venerdì notte all'ospedale di Tivoli. Sotto la lente d'ingrandimento la raccolta dei rifiuti speciali, il sistema antincendio, il piano di intervento ed evacuazione. "Sicuramente i sistemi c'erano, hanno funzionato, bisogna vedere poi in che modo hanno funzionato se il funzionamento è stato pieno o ci sono stati malfunzionamenti." Le prime analisi hanno permesso di trovare tracce di un liquido accelerante tra i materiali stoccati nel cortile del San Giovanni Battista. "C'è una ditta che si occupa dei ROT, rifiuti ospedalieri, che erano invece dentro il box e dovevano essere dentro il box, ovviamente le indagini verificheranno, e anche qui non è giusto per correttezza pronunciarsi sullo stato dei luoghi, se effettivamente fossero stati ritirati nei tempi, se la movimentazione sia avvenuta in modo corretto o meno." L'ospedale resta sotto sequestro, buona parte dei locali è inagibile. In mattinata è stato conferito l'incarico al medico legale e al tossicologo che dovranno stabilire le cause della morte delle tre vittime: se per il blackout che è conseguito all'incendio o perché intossicati dal fumo. Interrogati dalla Polizia alcuni testimoni avrebbero parlato di porte tagliafuoco lasciate aperte. "Le porte REI erano state di recente tutte sostituite, revisionate alcune anche erano in corso le revisioni e le sostituzioni, così pure come anche gli impianti." Il fascicolo aperto per omicidio colposo plurimo e incendio colposo è ancora contro ignoti, a breve però si procederà con le prime iscrizioni anche per consentire agli indagati di partecipare agli accertamenti irripetibili che saranno eseguiti, mentre si lavora per rendere pienamente operativo il punto di primo intervento allestito in una palestra a pochi passi dall'ospedale. "Pienamente operativo questo punto di primo intervento?" "Non ancora, non ancora, in questo momento ancora non è pienamente operativo stanno arrivando via via le attrezzature, penso che nei prossimi minuti, non ore, ma riusciremo a renderlo pienamente operativo però è già entrato un primo paziente.".