Una gru che cede in via Genova non lontano dal Lingotto a Torino. Tre operai che stavano lavorando nel cantiere, rimasti incastrati, due morti sul posto, il terzo deceduto in ospedale poco dopo. Tre vite, tre famiglie distrutte in una Torino che proclama lutto cittadino e dove si indaga per omicidio colposo contro ignoti. Una città in cui la memoria torna prepotentemente a quel dicembre di 14 anni fa, quando il rogo dell'acciaieria ThyssenKrupp causò la morte di 7 operai. Allora venne annunciata la costituzione di una Procura Nazionale rimasta però solo sulla carta. Intanto si continua a morire in Italia. I dati dell'Ispettorato Nazionale sul Lavoro ci dicono che dall'inizio dell'anno al 31 ottobre sono morte 1.017 persone, più di 3 morti al giorno, uno ogni 8 ore. Una scia di sangue che fotografa la fragilità del sistema lavoro nel nostro paese, visto che sempre secondo i dati INAIL, 9 imprese edili su 10 non sono in regola. La Federazione Piemontese dell'Unione Sindacale di Base intanto ha indetto un presidio di protesta per chiedere risposte su quello che definisce un sistema produttivo sempre più spietato.