Questa è la busta con il proiettile inviata martedì mattina a Chiara Appendino. È stata intercettata dagli agenti della Polizia Municipale del Comune che, come ogni giorno, controllano tutta la corrispondenza indirizzata alla Sindaca, e hanno notato quella missiva troppo rigonfia per contenere solo documenti. “L'indirizzo è stato scritto a pennarello con un normografo per non lasciare tracce indiziarie che ci possono aiutare a risalire all'autore. All'interno c'era solo un proiettile, 9 per 19, molto usurato dal tempo”. L'ennesimo atto di intimidazione nei confronti di Chiara Appendino, che dal 7 febbraio scorso vive sotto scorta per le ripetute minacce ricevute dopo lo sgombero dell'asilo occupato di via Alessandria, ma lei va avanti decisa: “Intanto un ringraziamento a tutti coloro che hanno espresso vicinanza e solidarietà; il messaggio che do, da sindaca, alle istituzioni ovviamente è che non mi faccio, e non ci facciamo, intimidire da questo atto, e credo che, come dire, è successo a me, ma molto spesso, purtroppo, i sindaci ricevono questa tipologia di minacce, quindi uno Stato che ha dimostrato, anche con le risposte, di essere vicino ai sindaci. Quindi andiamo avanti ancora con maggior determinazione”. Un plico contenente un ordigno rudimentale le era stato inviato, sempre qui in Comune, il primo aprile, mentre lo scorso 5 marzo un corteo di anarchici aveva manifestato davanti al negozio del marito di Chiara Appendino, nel quartiere San Donato, poi era passato anche sotto la casa della coppia. “Allo stato attuale non stiamo escludendo nessuna pista investigativa. Abbiamo tre ipotesi che stiamo valutando”. Quindi non c'è la pista anarchica che ha una prevalenza sulle altre in questo momento? “C'è sicuramente anche la pista anarchica tra le piste su cui stiamo lavorando, però le altre due piste, per adesso, non hanno un'importanza minore rispetto alla pista anarchica”. Verrà confermato questo tipo di scorta alla Sindaca o verrà aumentata? “Il livello di sicurezza disposto dal comitato a favore della Sindaca è già più che sufficiente, a mio avviso, a fare fronte a minacce del genere”.