Dal 6 aprile scorso il cantiere non si è fermato un momento, il genio dell'Aeronautica militare ha realizzato tutto il complesso impianto elettrico che serve per trasformare questo enorme padiglione, di quasi 9000 mq, in una struttura ospedaliera temporanea con 92 posti letto, 4 di terapia intensiva, 32 di semi intensiva, 56 di degenza ordinaria. Un Covid Hospital che nasce nelle OGR, le officine grandi riparazioni, nel centro di Torino, spazi prima dedicati a convegni, concerti, startup, bar e ristoranti, messi ora a disposizione della comunità dalla Fondazione Crt. Abbiamo praticamente finito, siamo nel corso delle prove di funzionamento, ai fini del collaudo e la predisposizione della documentazione necessaria per la riconsegna dell'intervento all'unità di crisi della regione Piemonte. In 10 giorni abbiamo steso circa 8 chilometri di cavo, sono stati impiegati 15 persone per un totale complessivo di circa 2500 ore lavorate. Sono state allestite 10 quadri per stanze di degenza ordinaria o di terapia semi intensiva, soprattutto due sale per uso a terapia intensiva con quadri ad uso medico appositamente dedicati. Non vi siete fermati nemmeno a Pasqua? Non ci siamo fermati nemmeno a Pasqua. La struttura ospiterà pazienti Covid con un quadro clinico di media e bassa intensità, con l'obiettivo di decongestionare gli ospedali piemontesi, messi a dura prova durante questa emergenza. Sicuramente è un ospedale temporaneo però ha tutte le caratteristiche impiantistiche funzionali di un ospedale tradizionale. Un'operazione di massima attenzione da un punto di vista tecnologico e di massima celerità, perché il tutto è stato fatto in 12 giorni e mezzo.