Uno spettacolare volo di 27 metri su Torino, nella centralissima Piazza Castello. In appena 15 minuti, grazie a questa speciale gru, la statua in marmo dell'Abbondanza, sapientemente imbragata, viene portata giù da Palazzo Madama. Era lì dal 1722, opera dello scultore Giovanni Baratta. Nei prossimi giorni la seguiranno anche le altre tre statue del palazzo: giustizia, liberalità e magnanimità insieme all'abbondanza rappresentavano le virtù del Governo Sabaudo. Tutte e quattro hanno bisogno di un restauro sia estetico che conservativo. Ognuna pesa più di 3 tonnellate che diventano 6 con la gabbia che le avvolge. "Un volo che non si vede tutti i giorni, è la prima volta, storicamente, in Italia che statue di questa dimensione, di questa complessità e di questa età scendono dopo 300 anni dal loro basamento originario. Le statue hanno uno stato di conservazione sia della materia che strutturale molto compromesso. Danni di guerra, vecchi restauri, parti rifatte non era possibile realizzare questi interventi in quota". Particolarmente complicato si è rivelato il taglio del basamento, come vediamo nelle immagini, anch'esso in marmo. "Abbiamo usato un filo per tagliare la pietra, in modo tale che veniva un taglio lineare per poi avere l'appoggio giusto della statua". "Quant'è durata quest'operazione?" "4 ore e mezza solo per il taglio". Il restauro riguarda tutta la facciata juvarriana di Palazzo Madama. Costerà 2 milioni e 400 mila euro interamente a carico della Fondazione CRT e si concluderà nell'estate del 2023. "Le statue, 5 mesi di lavorazione all'interno di un padiglione appositamente realizzato qui in Piazza Castello. Il restauro sarà live, visibile dal pubblico attraverso una vetrata e con delle visite private ma comunque possibili a tutti".























