I padiglioni del Lingotto si riempiono di libri e di visitatori che li sfogliano. Sono loro l'anima del Salone Internazionale del Libro di Torino, che raggiunge l'edizione numero 37 nell'auditorium la inaugura il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli."La cultura è uno strumento naturale di pace, perché parla la lingua universale del dialogo in cui si riconoscono tutte le fazioni, anche quelle in lotta tra di loro. È per questo che nel momento in cui il mondo, l'Europa si pone il problema di riarmarsi come, strumento di deterrenza nei confronti dei dispotismi, noi, operatori della cultura e istituzioni culturali, dobbiamo porci il problema di rafforzare il messaggio, perché soltanto la cultura, riesce a impedire l'uso delle armi". La Lectio Magistralis della scrittrice francese, Yasmina Reza, l'incontro in auditorium con Joel DK, oltre 10 milioni di copie vendute e libri tradotti in 40 lingue. Eventi, dibattiti e tanti, tanti chilometri macinati tra i padiglioni, per un'edizione che ha scelto come slogan "Le parole tra noi leggere", un appello alla riflessione e alla fratellanza. "Le parole leggere sono le parole che hanno le ali per volare. Finché ci sono i libri, finché ci sono le parole, finché c'è il lavoro culturale c'è speranza". Parole che rimanda anche lo specchio riflesso, questa installazione dello stand dei Paesi Bassi, nazione ospite che scatta anche innovazione, 1225 marchi editoriali e 890 stand, compresi quelli istituzionali. Ci sono i grandi editori e i piccoli che qui a Torino per cinque giorni mostrano i loro lavori e c'è chi, come Buchelot, i libri non li fa solo leggere, ma vivere. "Bucelot è un progetto culturale in realtà virtuale, oggi presentiamo i Virtual book, i libri immersivi tra musica, immagini e parole. Presentiamo il Piccolo Principe e stiamo lavorando sulla Divina Commedia, da usare col visore di realtà virtuale o anche solo col telefono o col computer". Postiglione, Sky TG 24 Torino.