Sequestrati beni per 2 milioni di euro ad una famiglia di sinti residenti nel torinese. La Questura di Torino ha individuato e fermato una famiglia dedita ai furti, soprattutto agli anziani. Spacciandosi per impiegati di enti pubblici o privati quali gestori della corrente elettrica, piuttosto che del gas ad uso domestico o per pubblici ufficiali, i malfattori carpivano la fiducia delle anziane vittime che consentivano loro l'accesso in casa, dove poi con stratagemmi e raggiri si impossessavano di denaro e di oggetti preziosi. I soggetti in capo ai quali abbiamo dimostrato la titolarità di beni di notevole valore, ville, appartamenti, autovetture di lusso per un valore complessivo stimato intorno ai 2 milioni di euro. Beni che non trovano giustificazione nelle entrate lecite. Quindi vi è un elemento di sproporzione tra il patrimonio censito e i redditi leciti di questo gruppo familiare. Il capostipite della famiglia attualmente si trova agli arresti domiciliari a suo carico risultano nove episodi di furti in abitazione, commessi a Milano, complici la moglie e il genero. Un figlio della coppia agli arresti domiciliari perché trovato con altri due complici in possesso dei numerosi monili in oro, pietre preziose, denaro contante ed arnesi atti allo scasso. L'altro figlio, per alcuni anni calciatore professionista nelle serie minori. Al termine della carriera si è prestato all'attività principale della famiglia ed è stato coinvolto in altre inchieste, sempre per il reato di ricettazione. Il patrimonio mobiliare e immobiliare sottoposto a sequestro è di circa 2 milioni di euro ed è composto da ville dotate di ogni comfort di lussuose rifiniture in oro sono nel territorio dei comuni di Michelino e Campiano nel torinese, e ad Asti, oltre a terreni e conti correnti bancari.