Percorso concordato con la Questura e corteo definito passeggiata consapevole. Dopo gli scontri con la polizia di venerdì scorso gli studenti tornano in piazza qui a Torino, una settimana fa era finita con un paio di cariche di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine è una ventina di ragazzi feriti, tra questi Dimitri che insieme a un migliaio di ragazzi protestava e protesta per la morte di Lorenzo Parelli il diciottenne deceduto a Udine il 21 gennaio scorso nell'ultimo giorno di tirocinio dell'alternanza scuola-lavoro. "Venerdì scorso ero in prima fila, c'è stato quel gesto bruttissimo da parte del poliziotto che mi ha messo le mani al collo e poi ho ricevuto anche una manganellate in testa e varie manganellate sul braccio". A condannare le manganellate agli studenti era stato anche il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e allora momenti di tensione, ma nessun contatto con la polizia, né davanti all'Unione Industriale, né davanti al MIUR, ma lancio di uova e manifesti di Draghi e altri politici imbrattati con la vernice rossa a simboleggiare, sottolineano i ragazzi, il sangue degli studenti e dei lavoratori morti mentre svolgevano il proprio dovere. "Oggi siamo in piazza esattamente come venerdì scorso per Lorenzo, per lo studente che è morto a Udine in un progetto di stage, per rivendicare più sicurezza sui posti di lavoro, per chiedere maggiori condizioni di sicurezza, per le commissioni paritetiche, per un salario in alternanza. Lamentando anche il problema della maturità che è stata cambiata all'ultimo, senza tener conto della necessità degli studenti che hanno fatto due anni di DAD essenzialmente, non sono stati messi in condizione di recuperare questi due anni difficili". Ultima tappa il Liceo Gioberti occupato dagli studenti dopo gli scontri di venerdì scorso. Ne occuperemo altre mille di scuole gridano, se sarà necessario.























