San Lorenzo, il quartiere universitario di Roma, quartiere della movida, ma l'Università e chiusa, semivuote le Piazze fino a pochi mesi fa piene di ragazzi vocianti. Ogni cosa sembra in attesa di ricominciare e in attesa appaiono anche le chiese che si preparano, dopo le polemiche intraecclesiali e duri contrasti con il Governo a riaccogliere le celebrazioni con i fedeli. Questa è la parrocchia centrale del Quartiere, dedicata a Santa Maria Immacolata, anche qui, come in tutta Italia, da lunedì rincominceranno le messe. Questa parrocchia, abitualmente piena di giovani è centro nevralgico di molteplici attività: c'è l'oratorio con campo di pallone, ci sono moltissimi gruppi di tutte le età, si fanno azioni caritative e c'è una scuola professionale, con annessa tipografia e, da lunedì, messe come non si erano mai viste. Le norme stabilite dal Governo sono precise: ingressi contingentati con una persona sulla soglia che vigila e igienizzanti per le mani per chi entra. La Cei ha ottenuto che i fedeli, come del resto accade al supermercato o dal tabaccaio, non siano sottoposti al termoscanner sulla soglia. Il resto lo racconta il parroco don Gianni Tescaro. Padre Gianni, tra pochi giorni ricominciano le messe, vedo che sulle panche voi avete già messo dei segnali per i fedeli. Cosa accadrà? Innanzitutto, siamo felici di poter iniziare di nuovo la Santa messa e i fedeli la aspettavano veramente tanto. Abbiamo già predisposto le panche per poter mantenere quelle norme, quelle direttive che sono state date per questo periodo così difficoltà sanitaria. Abbiamo messo sui banchi dei cartoncini che indicano, il cartoncino giallo, la posizione dove si può mettere il fedele. Praticamente una panca che prima poteva essere occupata da 4 fedeli, sarà occupata solo da fedeli. Poi, i banchi saranno interni, quindi, un banco non verrà occupato, il successivo ancora con altre due posizioni. Poi, c'è la comunione. Comunione col sacerdote con la mascherina, come tutti i fedeli, i guanti e non si toccano le mani. Sì, esatto. La comunione verrà distribuita in questo modo, cioè, praticamente prima di dare comunione il sacerdote si igienizza, cioè si pulisce le mani, mette i guanti, mette la mascherina, si porterà al centro dell'altare e la gente, seguendo la dovuta distanza, si avvicinerà e anche il sacerdote terrà alla distanza dovuta e depositerà l'ostia sulla mano della persona, la quale poi si comunica da sola. Tra una celebrazione e l'altra, voi dovrete igienizzare tutta la Chiesa? Tra una celebrazione e l'altra, sì, ci saranno delle persone addette che igienizzeranno i posti occupati, quindi praticamente i banchi con dei prodotti specifici.