Terminati i lavori di messa in sicurezza per prudenza resta ancora chiusa parte della piazza pedonale sotto la torre Adid nel quartiere milanese City Life dopo il cedimento di una parte dell'insegna Generali. Intanto si cerca di capire con esattezza cosa sia accaduto lunedì mattina intorno alle 06:30, quando un forte boato simile a un'esplosione, ha svegliato gli abitanti del quartiere dove sorge il grattacielo. La maxi insegna che spunta dai 177 metri del grattacielo e si eleva per altri 15 si è appoggiata sul tetto della torre di 44 piani. Per i Vigili del Fuoco di Milano si è trattato di un cedimento meccanico, dovuto a una o più rotture nella ragnatela di tubi d'acciaio che sorregge la scritta dal peso di alcune tonnellate. Immediatamente la zona è stata messa in sicurezza e ai circa 2000 dipendenti è stato impedito l'ingresso al lavoro, escluso il rischio di un crollo imminente la struttura è, stata imbragata e assicurata al tetto dell'edificio con degli speciali tiranti per garantire la massima sicurezza in caso di vento, temporale o qualsiasi altra sollecitazione allo scopo di evitare che possa esserci un collo. Rischio che ad ora, dicono i Vigili del Fuoco, è comunque scongiurato a coordinare i lavori di messa in sicurezza dei Vigili del Fuoco e la Procura di Milano. Dopo la trasmissione degli atti il PM di turno Francesca Celli il magistrato ha inoltre disposto una ricognizione della struttura con i droni, le fotografie scattate faranno parte del fascicolo per crollo colposo. Il PM dovrebbe anche decidere di sequestrare una porzione della torre Hadid, e sono ancora incerti i tempi di riapertura della piazza e della stessa torre. Tempi che probabilmente per la rimozione dell'insegna crollata, potrebbero essere lunghi. .























