Il babbo e Margherita, è una storia anche questa che sembra un romanzo. La trama è incentrata su un desiderio, un regalo per l'ottavo compleanno di una bambina. "Ho detto, babbo ti va bene se un giorno mi porti in cima alla torre di Pisa?" Margherita è una bambina con disabilità e il suo sogno sembra quasi impossibile, ma il padre chiede i permessi e trova tutti i si necessari. Quelli dell' Opera Primaziale, dei Vigili del Fuoco, del Comune. Da sotto gli amici salutano e incoraggiano perché non senta la fatica del peso della piccola sulle spalle. "In un quarto d'ora 297 scalini si fanno, basta allenarsi. Io è tutta l'estate che faccio scalini su e giù." La fantasia al servizio della consapevolezza, una storia privata come questa può portare una riflessione pubblica sulle barriere architettoniche. "Rendono la vita più difficile ai bambini e alle famiglie che già hanno una vita difficile e anche alla socialità perché certe cose che gli altri possono fare non le possiamo fare. In certi parchi giochi noi non abbiamo niente da fare se non i giochi di fantasia." La protagonista è felice e da lassù Margherita ci ha visto come siamo noi adulti senza disabilità nella nostra realtà quotidiana. "Tutti, piccoli, piccoli, piccoli.".























