Occorrono misure forti, concrete ed urgenti perché il tema, aggiungo che dobbiamo affrontare, è che è una narrazione molto stigmatizzante nei confronti dei detenuti. Cioè, si dice: se uno sta dentro, qualcosa ha fatto, se qualcosa ha fatto, può essere anche torturato. Ci sono commenti in questi giorni, sotto la storia del detenuto tunisino di Reggio Emilia, che sono aberranti. Come se una fascia di popolazione non avesse diritti, gli venissero tolti e fosse a disposizione per qualunque trattamento.