La statua di Vibia Sabina, la moglie dell'Imperatore Adriano, fu trovata per caso da un tombarolo durante la costruzione di nuove palazzine negli anni '70, nella zona romana del mercato di Porta Portese, a Trastevere. Caricata su un camion Fiat a tre assi raggiunse Lugano, dove fu ceduta per 20 milioni di Lire a un trafficante internazionale che la rivendette poi al Boston Museum of Fine Art. Fino ad ora si pensava che la statua, restituita dagli Stati Uniti all'Italia nel 2006, fosse stata scavata nel parco dell'Inviolata presso Guidonia Montecelio, non lontano da Villa Adriana a Tivoli. Attualmente la statua è esposta, ancora per qualche mese prima di tornare a Villa Adriana, presso la sede della Camera di Commercio di Roma, all'interno del Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra. Sabina fu una regina discreta che visse per quasi 40 anni un matrimonio decisamente affollato, con il marito follemente innamorato del bel giovane Antino. "La Camera di Commercio di Roma intestando questo spazio a Vibia Sabina e Adriano ha voluto, non solo, fare un'operazione di verità storica, ma soprattutto riconoscere il ruolo delle donne che nella storia e nell'economia hanno sempre potuto svolgere." Per rendere il giusto omaggio a Vibia Sabina, al suo ruolo di donna all'interno dell'Impero Romano, il Tempio di Adriano è stato, ora, intestato anche a lei l'imperatrice per troppo tempo rimasta nascosta.