Ma come fanno a volare le rondini, se lo chiedeva Leonardo da Vinci dall'alto del campanile della Corte Vecchia, oggi Palazzo Reale, a Milano mentre cercava di svelarne i segreti per costruire le sue macchine volanti. Questo è il campanile di San Gottardo in corte, di cui scrive Leonardo nei suoi fogli, nei suoi taccuini, che poi sono confluiti nel codice Atlantico. "Uno di questi fogli ci collega a quello che oggi noi chiamiamo Palazzo Reale. Alla fine del '400 veniva chiamata la Corte Vecchia, dove Leonardo aveva il suo laboratorio. È un foglio molto particolare perché ci presenta un piccolo schizzo, un piccolo disegno, della celebre macchina volante a cui Leonardo stava lavorando." Sotto questo disegno c'era una misteriosa dichiarazione di Leonardo. "Se stai al lato, sul tetto al lato della torre quei del tiburio non ti vedono. Probabilmente Leonardo aveva il problema di tenere riservata, nascosta la sua macchina volante, di tenere nascosto il suo progetto. Temeva, in qualche modo, uno spionaggio industriale." Leonardo dunque non voleva farsi scoprire dagli ingegneri che, proprio lì vicino, stavano costruendo il Duomo di Milano. "Questo è il Duomo, la facciata e il tiburio e questo è il campanile di San Gottardo in corte, quindi vuol dire che la Corte vecchia è qua e lui dice stiamo lì vicino, nascosti dietro il campanile.".