"Pasquale Rotondi è stato un salvatore dell'arte senza di lui oggi migliaia di capolavori che possiamo ammirare nei nostri musei sarebbero stati distrutti dai bombardamenti alleati o trafugati dai nazisti. Il Cristo alla Colonna del Mantegna tutta Brera prima di essere bombardata, il Caravaggio di San Luigi dei Francesi il tesoro di San Marco solo per citare alcuni dei quasi 8000 capolavori salvati da un uomo durante la Seconda Guerra Mondiale, come La Tempesta del Giorgione finita sotto il letto di una villa marchigiana". "Quella di interpretare Rotondi è una sfida molto affascinante perché dobbiamo tutti qualcosa a Rotondi che ha compiuto un gesto enorme insieme alle persone che lo hanno sostenuto, che l'hanno aiutato", "Hanno rischiato praticamente tutto ed è stata la cosa più bella da interpretare". "Paura", tu no? "Si ma non dobbiamo mostrarlo". "In periodi di guerra, quindi dove è pieno di cose atroci e tremende cercare di proteggere di continuare a proteggere la bellezza è qualcosa di importante". "La tempesta è questa guerra, è una donna accovacciata è l'Italia un istante prima di essere investita dalla tempesta". "Lui non era un eroe, s'è trovato a dover essere un eroe e lui però non si è mai vantato di questa cosa anzi l'ha addirittura taciuta, e chi veniva a saperla quando lui era ancora in vita lui rispondeva: "Ma quale storia Io ho solo fatto il mio dovere". Senza questo senso del dovere buona parte dello straordinario patrimonio artistico italiano sarebbe stato distrutto o trafugato.























